Nel giorno in cui una parte della politica brindisina si riunisce nel Nuovo teatro Verdi per parlare di emergenza-criminalità, la polizia continua ad affrontare le emergenze quotidiane legate a un personale sempre più ridotto e a decisioni paradossali. Come quella di chiudere la locale Sezione della Polizia postale, ossia quella che si occupa dei reati più odiosi come la pedopornografia, oltre alle sempre più frequenti truffe attraverso internet. O di chiudere la Sezione nautica della polizia di Brindisi.
“Sembra che la polizia venga vista come strumento anti-sommossa e non come una struttura che deve essere utilizzata per la sicurezza”: Innocente Carbone, segretario nazionale del Siulp, il sindacato di polizia, è durissimo. “Se deve essere effettuata una spending review, essa deve riguardare tutte le forze dell’ordine in un progetto organico e analitico portato avanti dal ministro dell’Interno. Qui invece mentre si chiudono 253 presidi della Polizia di Stato su tutto il territorio nazionale, vengono inaugurate 17 nuove stazioni dei carabinieri. La politica dell’ottimizzazione delle risorse non può essere svolta solo dal Dipartimento di Ps e dunque dal Capo della Polizia”.
Carbone, che è stato accolto dal segretario provinciale del Siulp, Domenico Conte, evidenzia anche la necessità da parte della politica locale, più che di tenere convegni, di sollecitare un adeguamento delle forze dell’ordine: “La classe politica locale deve sollecitare quella nazionale affinché provveda a evitare il ridimensionamento della polizia che inevitabilmente si ripercuoterà sul territorio e sui cittadini che ne fanno parte”.
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