
“Dovete sempre romperci i cogl…”: è questo il buongiorno di stamani di un alto ufficiale dei carabinieri di Brindisi all’indirizzo dei giornalisti. Accade che, come spesso avviene, i cronisti vengano invitati a riprendere la solita sfilata di macchine lampeggianti e ululanti in uscita dalla caserma dell’Arma, immagini che fanno sempre scena e che sono tutte uguali negli anni, a parte il tipo delle auto.
Stamani l’orario della sfilata comunicato dall’Arma era “circa le 8” , ma alle 7,45 è stato dato il via alle danze, quando ancora buona parte dei giornalisti e degli operatori non erano arrivati. Alle lamentele, riteniamo legittime, di uno scarso rispetto del lavoro dei cronisti, il giovane ufficiale in questione ha prima chiarito che avevano detto alle “8 circa” e che dunque anche un quarto d’ora prima non era sbagliato (spiegazione opinabile?). E alle osservazioni di chi rispetta il lavoro degli altri e pretende che sia rispettato anche il proprio, ha iniziato a sbraitare per strada che noi giornalisti “stiamo sempre a rompere i cogl…”. Insomma un esplicito esempio di ottima ospitalità.
Ora, sia chiaro, della sfilata di auto a sirene spiegate non ci può fregare di meno. Ma è davvero un peccato che i carabinieri, che a Brindisi hanno una tradizione di grande collaborazione con la città e con i media (che rappresentano il mezzo di collegamento tra le istituzioni e la gente) abbiano queste cadute di stile, per giunta per strada, nei confronti di chi sta lì per raccontare le loro imprese.