Personale della Digos della Questura di Brindisi ha notificato un’Ordinanza di Applicazione di Misura Coercitiva con sospensione dal servizio per trenta giorni, emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Lecce Annalisa De Benedictis, su richiesta del Sostituto Procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce Alberto Santacatterina a carico di Marco Schirinzi, detto “Gennaro”, 57 anni, di Cellino San Marco, dipendente delle Poste Italiane con sede in Brindisi.
Il provvedimento coercitivo fa seguito alle esecuzioni delle cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico del gruppo di riferimento del Donato Borromeo, ritenuto esponente della Sacra corona unita e giunge alla conclusione delle indagini svolte dalla Digos da cui emergeva la volontà del gruppo criminale di appropriarsi di una rivendita di fiori all’interno di locali di proprietà del Comune di Brindisi.
Le indagini condotte dalla Digos hanno accertato anche il caso di sottrazione e occultamento di una lettera raccomandata inviata alla titolare della rivendita di fiori.
Gli accertamenti eseguiti presso gli Uffici centrali delle Poste Italiane sono serviti a ripercorrere l’iter seguito dalla raccomandata accertando in tal modo come Schirinzi si fosse appropriato della missiva.
Durante l’attività di indagine, gli investigatori della Digos, utilizzando un escamotage, hanno fatto trasmettere all’indirizzo della vittima, una lettera raccomandata contenente solo un foglio bianco.
Gli investigatori hanno poi assistito alla sottrazione della corrispondenza da parte di Donato Borromeo grazie alla complicità del postino Schirinzi. Quando gli indagati hanno scoperto di essere stati ingannati dalle loro vittime, si sono disfatti della busta della raccomandata.
Ma la Digos ha seguito il percorso effettuato dalla loro auto recuperando e sottoponendo a sequestro la busta per lettera. .
Ulteriore e definitiva conferma si aveva dalle stesse dichiarazioni di Schirinzi il quale, anch’egli in sede di interrogatorio davanti al G.I.P., ha amesso di aver consegnato la lettera a Borromeo e di avergli consentito di firmare il registro della ricezione, pur essendo a conoscenza della sua caratura criminale.
Così è stata emessa nei suoi confronti la Misura Interdittiva della Sospensione dall’esercizio di pubblico servizio per 30 giorni.