Un gruppo di clandestini afghani avrebbe acceso un fornelletto per riscaldarsi all’interno di uno dei camion che si trovavano nel garage della “Normal Atlantic”: potrebbe essere questa la causa del tragico incendio che ha portato al naufragio del traghetto e alla morte di almeno 26 persone. E’ quanto afferma un testimone le cui dichiarazioni sono ora al vaglio della magistratura. Si tratterebbe proprio di un clandestino che avrebbe raccontato agli inquirenti greci cosa successe quella notte.
Una testimonianza supportata anche da quella di un camionista. La presenza di clandestini a bord, negata dall’equipaggio, sarebbe confermata dall’evidenza discrepanza tra gli elenchi dei passeggeri nelle mani dei greci e quelli degli italiani.
In Grecia le polemiche si concentrano anche sull’Autorità portuale di Igoumenitsa che aveva dato il via libera alla partenza del traghetto nonostante le condizioni del mare fosssero forza dieci. In più solo quattro dei 18 elicotteri della guardia costiera sono stati utilizzati per i soccorsi in quanto gli altri non erano in condizioni di volare
Sulla sponda italiana le indagini continuano sotto il coordinamento della procura di Bari e propri oggi, presso l’istituto di medicina legale del Policlinico, sono iniziate le autopsie sulle nove salme sinora a disposizione della magistratura.