Il monossido di carbonio impedisce l’accesso ai garage. Nessun cadavere nelle cabine del Norman Atlantic

Lì sotto non si entra. Prima c’era il fuoco, ora gli ambienti sono saturi di monossido di carbonio. E dunque il principale obiettivo degli inquirenti, quello di determinare quanti cadaveri si trovano nei garage della Norman Atlantic per dare una risposta ai troppi dubbi emersi nelle indagini (ma soprattutto alla disperazione delle famiglie dei dispersi) sembra essere ancora lontano dall’essere raggiunto.

La nuova ispezione effettuata questa mattina negli ambienti finalmente raffreddati e privi di fumo (grazie alle operazioni di estrazione iniziate ieri pomeriggio) ha consentito solo di accedere nella zona delle cabine nella quale comunque non si poteva pensare di trovare vittime in quanto essa era integra, e solo molto dopo l’emergenza coinvolta dal fumo e dal calore.

La verità su Norman Atlantic si cela nella zona dei garage, laddove si trovano quel che resta di un’ottantina di mezzi, molti dei quali camion, all’interno dei quali pare dormissero i rispettivi conducenti, un po’ per comodità, un po’ per tutelarsi da rischi di furti.

Ma entrare in queste condizioni porterebbe a correre rischi mortali. Sarà necessario fare in modo che gli ambienti siano areati per permettere la fuoriuscita di monossido di carbonio, magari praticando dei fori, oppure semplicemente tentando di aprire il portellone di poppa.