Brindisi e Matera si annullano: pari senza emozioni

BRINDISI 0

MATERA    0

BRINDISI: Peschechera, Bove, Liotti, De Martino, Patti, Cacace, Martinelli (dall’85° Iaia), Marsili, Gambino, Pellecchia, Tedesco (dal 55° Loiodice). In panchina: Novembre, Sicignano, Favia, Akuku, Albano,  Iaboni. Allenatore: Ciullo

MATERA:  Spilabotte, Sbardella, Bassini, Giorgino (dal 72° Letizia), Calori, Fernandez, Tundo, Iannini, Majella (dal 77° Di Gennaro), Lauria, Oliveira dall’86° Todino). A disposizione: Lombardo, Ciano, Sy,  Liberacki, Raveduto, Roselli. Allenatore: Cosco

Arbitro: Ramy Ibrahim Kamal Jouness di Torino, assistito da Corrado Giancaspro di Molfetta e Michele Savino di Foggia

Note: spettatori oltre 3.000 di cui appena un centinaio provenienti da Matera. Espulsi, nell’intervallo, mister Ciullo e mister Cosco

Brindisi e Matera di temono e si annullano a vicenda in una partita tosta ma con pochissimi sprazzi di luce; al termine moderata soddisfazione su entrambi i fronti per il punticino ottenuto ma anche qualche rammarico per l’eccessiva prudenza dimostrata dai padroni di casa che non hanno osato più di tanto per cercare di ottenere la vittoria neanche dopo quando era chiaro a tutti che il Matera non è una squadra formata da extraterrestri, anzi tutt’altro.

Sembra una maledizione ma da svariati anni, ogni volta che al Fanuzzi tornano le grandi folle,  non si riesce ad andare al di là di un pareggio che seppure ottenuto contro un avversario forte e prestigioso, lascia pur sempre l’amaro in bocca.

La partita inizia sotto i migliori auspici per il Brindisi che già al terzo, con Saverio Pellecchia direttamente dal calcio d’angolo, sfiora il gol, facendo anche gridare al gol dalla gradinata per l’illusione ottica del pallone che tocca dall’esterno la rete.

Al 25° grossissima occasione da rete per i padroni di casa con Gambino bravissimo ad anticipare il difensore centrale Calori e servire al limite dell’area capitan Tedesco che non ha la freddezza giusta per concludere vittoriosamente a rete e manda il pallone fuori alla sinistra dell’estremo difensore lucano.

Alla mezzora ancora una incertezza difensiva di Calori per poco non mette in condizione Gambino di battere a rete.

Tutto qui il primo tempo eppure il nervosismo è tale che al rientro negli spogliatoi succede un parapiglia generale sedato dall’arbitro senza sanzionare i calciatori ma con l’espulsione di entrambi i tecnici, colpevoli forse solamente di essersi messi in mezzo per sedare gli animi

Al rientro in cambio ci si aspettava un Brindisi più aggressivo, stante la pochezza dimostrata dalla squadra avversaria, e, invece, si continua sulla stessa falsa riga.

Dopo una decina di minuti il Brindisi ricorre alla prima sostituzione: fuori Mino Tedesco e dentro non, come ci si attendeva, Diego Albano, bensì l’esterno offensivo di centrocampo Nicola Loiodice, con Pellecchia che si sposta a fare da seconda punta, ruolo non particolarmente a lui congeniale.

A questo punto il Matera cerca di approfittare della timidezza avversaria e prova un paio di volte a passare: al 16°, dopo un batti e ribatti in area Peschechera riesce a bloccare la sfera su conclusione ravvicinata di Iannini e, un minuto dopo, su conclusione di Oleveira, solamente il palo salva il Brindisi dalla capitolazione.

Dopo questi due minuti di sbandamento i padroni di casa riordinano le idee e provano a ripartite affidandosi troppo spesso a poco fantasiosi lanci lunghi.

Per il Brindisi prova la conclusione un paio di volte, da fuori area, senza troppa convinzione De Martino, ma dal tempo che ci impiegano entrambe le squadre quando devono rimettere in gioco il pallone si capisce che il pareggio sta bene ad entrambe, tant’è che sia Diego Albano che Beppe Fella rimangono comodamente seduti in panchina ed al termine della gara il Brindisi non avrà nemmeno sfruttato tutti e tre i cambi disponibili.

All’85° esordio in prima squadra per il giovanissimo Stefano Iaia, classe 1995, che entra al posto dell’altrettanto giovane Martinelli.

Il Brindisi prova a spingere negli ultimissimi minuti ma riesce a concludere solamente un paio di volte verso la rete avversaria: all’85° quando Pellecchia, sugli sviluppi di un calcio di punizione, tira fuori ed allo scadere con un tiro dalla distanza di Loiodice facilmente neutralizzato dal portiere avversario.

L’ultimo brivido, in pieno recupero, corre sulla schiena dei brindisini con un forte diagonale da Lauria, battezzato subito fuori da Peschechera ma che, in realtà, si spegne a lato di pochissimo.

Al triplice fischio i calciatori biancazzurri raccolgono i consueti applausi sotto la Curva Sud ma resta il rammarico per quello che poteva essere ma non è stato.

Queste le dichiarazioni di mister Ciullo a fine gara : “Sono contento comunque di come hanno giocato i miei al di là del risultato. Abbiamo avuto problemi col vento contro nel primo tempo. Non abbiamo concesso nulla a parte il palo preso dal Matera che ci ha messo paura. Rammarico c’è perché le poche occasioni potevano trasformarsi goal, ma tutto sommato sono soddisfatto. L’espulsione? A fine primo tempo avrei fatto meglio a non mettermi in mezzo”

Questa, invece, la chiave di lettura sulla gara del tecnico lucano Cosco: “Meritavamo di più ma il Brindisi ha mostrato una prestazione eccellente. Noi stiamo pagando l’aspetto offensivo, anche se siamo una squadra ex novo siamo però ci stiamo ben amalgamando, c’é mancata un po’ di fortuna. È stata comunque una partita delicata ma di serie superiore. Anche il pubblico era d’altro livello e ha valorizzato un gara storica e importantissima. Era la prima gara di spessore per entrambe le compagini. In generale il nostro girone, con tutto il rispetto per gli altri, ha una serie di squadre di altra categoria”

Domenica prossima il Brindisi va al Veneziani di Monopoli con l’obiettivo di vincere se è vero che in questo campionato si vuole puntare a qualcosa di più di una onorevole partecipazione.

Alessandro Caiulo

FOTOSERVIZIO DI VINCENZO TASCO

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