Disoccupato manda un sms e si toglie la vita

“Perdonatemi. Vi voglio Bene”. E’ l’ultimo sms inviato da C. I., mesagnese di 57 anni che all’alba di oggi si è tolto la vita impiccandosi nella sua abitazione in via Basilicata a Mesagne. L’uomo, disoccupato, stando alle prime verifiche effettuate dagli investigatori, fosse in uno strato di prostrazione perché non riusciva a trovare lavoro e negli ultimi mesi la sua situazione economica si era ulteriormente aggravata. Un lavoro stabile che mancava da almeno cinque anni, il mutuo della casa a cui non riusciva più a far fronte. La situazione economica di C.I. da quando aveva fatto rientro nella sua città natale, dopo dieci anni passati al Nord a lavorare in un’azienda come operaio edile, era crollata. Dopo aver perso il lavoro nel 2008, il 57enne aveva deciso insieme alla moglie di ritornare a Mesagne nella speranza di trovare una stabilità lavorativa.

Negli ultimi anni, però, la situazione non era cambiata per niente. C.I., un grande lavoratore, aveva cercato di andare avanti svolgendo lavori occasionali, ma senza riuscire a trovare un lavoro che potesse garantirgli uno stipendio a fine mese. Ieri sera – stando agli accertamenti della polizia – il 57enne dopo aver guardato la tv con la moglie, era andato a letto apparentemente sereno. Niente poteva far presagire un gesto simile.

Di notte però qualcosa è scattato.  Alle 5 si è alzato dal letto, ha inviato un sms a una nipote di Mesagne chiedendo perdono per ciò che stava per compiere. Quando la ragazza ha letto il messaggio ha immediatamente allertato i famigliari, ma quando sono giunti nel vano scala era già troppo tardi.

L’uomo si era stretto intorno al collo un filo elettrico e si era lasciato cadere da un’altezza di circa due metri. Sul posto è giunta un’ambulanza del 118 e gli agenti di polizia del commissariato della città coordinati dal dirigente Sabrina Manzone I sanitari non hanno potuto però far altro che costatare il decesso. Il pm Antonio Costantini, informato dell’accaduto, non ha disposto altri accertamenti  e la salma è stata restituita alla famiglia in mattinata.

Maristella De Michele