
Cento richieste di condanna a pene comprese tra gli 8 mesi e i 6 anni e 8 richieste di proscioglimento per prescrizione sono state formulate dalla procura di Brindisi a carico di altrettanti imputati nelle fasi conclusive di un processo per truffe alle compagnie assicurative compiute mettendo in scena falsi incidenti stradali. Il processo è iniziato nel febbraio 2014.
I finti incidenti, che aumentano la casistica dei sinistri, hanno contribuito a far diventare le polizze assicurative a Brindisi tra le più costose in Italia.
In tutto sono 36 gli episodi monitorati dagli agenti della Polstrada di Brindisi dal 2008 in poi e 7 le ordinanze di custodia eseguite nel 2010. Tra gli imputati ci sono anche tre avvocati, oltre a carrozzieri e addetti ai lavori.
Le indagini partirono da una telefonata al 113 che annunciava, indicando marca e modello delle auto coinvolte, un incidente che si sarebbe verificato poco dopo e che era in realtà stato già progettato per ottenere gli indennizzi assicurativi. Altro episodio, un incidente nel 2008 realizzato con auto rubate e feriti i cui nomi sono poi apparsi anche in altri sinistri. La pena più alta, 6 anni di reclusione, è stata richiesta per un autocarrozziere, Angelo Balestra, ritenuto il capo e l’ideatore del sistema.