Nove condanne a pene fino a 3 anni, un’assoluzione piena e un proscioglimento per prescrizione sono stati decisi dal Tribunale di Brindisi al termine di un processo a carico di 11 persone fisiche e una persona giuridica, la Formica Ambiente Srl, gestore dell’omonima discarica che si trova nelle campagne di Brindisi in area Sin. Gli imputati rispondevano a vario titolo di traffico di rifiuti, corruzione e gestione illecita di rifiuti.
Il Tribunale ha disposto il dissequestro della discarica per cui la pubblica accusa rappresentata in aula dal procuratore Marco Dinapoli e dal pm Giuseppe De Nozza aveva chiesto la confisca. I giudici hanno infatti ritenuto che la società in questione, pur condannata per illeciti compiuti negli anni trascorsi, ha adottato modelli organizzativi e gestionali tali da prevenire il ripetersi di condotte penalmente rilevanti in materia di rifiuti. L’inchiesta portò nel 2009 all’esecuzione di 10 ordinanze di custodia cautelare, oltre che al sequestro della discarica. Secondo le ipotesi di accusa i rifiuti speciali pericolosi anche del Nord Est venivano conferiti e smaltiti a Brindisi con procedure non regolari.
Alla parte civile costituita, il ministero dell’Ambiente, è stato riconosciuto un risarcimento del danno da quantificare in sede civile. La società Formica Ambiente è stata invece condannata a pagare una sanzione di 45.000 euro.