Cattura delle lepri a Brindisi: due ambientalisti sarebbero stati aggrediti

Due volontari ambientalisti sarebbero stati aggrediti e costretti a barricarsi nella loro auto, poi presa a calci e pugni durante le proteste che stamani hanno avuto luogo nel parco delle Saline di Punta della Contessa, a Brindisi, dopo la notifica dello ‘stop’ del Tar alla cattura delle lepri. È quanto denuncia in una nota la sezione di Brindisi della Lega protezione animali (Lepa) che ha presentato d’urgenza un ricorso e ottenuto dalla sezione di Lecce del Tar di Puglia la sospensiva di un decreto presidenziale della Regione Puglia che autorizzava la cattura degli animali con le reti, operazione prevista da oggi.

Le persone aggredite sarebbero, a quanto riferisce la Lepa, un rappresentante del Wwf, che è anche componente della Commissione tecnica faunistica della Provincia di Brindisi, e un volontario della Lega protezione animali. A protestare sono stati gli agricoltori proprietari dei terreni nella zona, alla periferia di Brindisi, le cui colture vengono spesso danneggiate dalle lepri, e i cacciatori dell’Ambito territoriale (Ato) di Brindisi, che avevano avviato stamani le procedure per la cattura degli animali che vivono e si riproducono in una zona in cui è vietata l’attività venatoria.

«Motivo di tale violenta inciviltà – sostiene la Lepa nella nota – è stata la notifica, da parte delle forze dell’ordine, del nuovo decreto di sospensione di cattura della Lepre Europea, emesso dal Tar di Lecce. Il provvedimento (che autorizzava la cattura, ndr) è contestato dalle citate associazioni ambientaliste anche perchè avviene sempre nel periodo riproduttivo della specie, con presenza di femmine gravide. Ci sono soluzioni a norma di legge, come l’attuazione di metodi ecologici quali la recinzione dei terreni agricoli interessati, per la quale sono stati stanziati 465.000 euro concessi dalla Regione Puglia ed erogati dalla Provincia di Brindisi al Comune di Brindisi».