L’imprenditore Lino Giurgola ha trascorso la giornata di oggi in regime di detenzione presso l’ospedale “Perrino” di Brindisi. Dopo il gesto di follia di ieri, quando ha fatto irruzione armato di due pistole negli uffici dell’Autorità portuale, le sue condizioni fisiche, ma anche di prostrazione mentale, pare non siano migliorate.
Nella giornata di domani, mercoledì, il sostituto procuratore Raffaele Casto chiederà al gip la convalida dell’arresto in flagranza con le accuse di sequestro di persona e minacce, nonché l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare, in carcere o ai domiciliari.
Giurgola, difeso dall’avvocato Massimo Manfreda, è passato di fatto già in carico alla casa circondariale di Brindisi. In ospedale si trova infatti piantonato da personale della polizia penitenziaria. Non ha potuto incontrare finora nessuno dei suoi famigliari e ha avuto un breve colloquio solo con il suo legale. Potrà parlare con la moglie e la figlia solo dopo l’interrogatorio di garanzia.