“Se dovesse dare segni di ravvedimento non mi opporrò alla sua scarcerazione”: Mimmo Consales lancia segnali di apertura ad Alessandro D’Errico, il disoccupato brindisino che da tre mesi è agli arresti domiciliari per avergli incendiato l’auto dopo averlo perseguitato e minacciato. In attesa che il gup decida se ammetterlo al rito abbreviato, come richiesto dalla difesa, D’Errico ha presentato istanza di remissione in libertà.
Ma la nuova normativa antistalking prevede che questa, oltre a essere sottoposta al parere del pm e del giudice, debba essere avallata anche dalla stessa vittima della persecuzione. Dunque se Consales mantenesse in questo senso una posizione rigida, D’Errico potrebbe rimanere ai domiciliari.
Sarà il gup Paola Liaci a valutare l’istanza di scarcerazione. “Io non voglio che quest’uomo resti detenuto in eterno”, spiega Consales. “Se darà segni di ravvedimento, allora non avrò difficoltà a fonder il mio assenso. A patto che la mia famiglia e l’intera città siano al riparo da qualsiasi rischio”.