“Venti giorni di carcere sono un buon deterrente”: Incalza è già ai domiciliari

Ercole Incalza, l’ex supermanager delle Infrastrutture coinvolto nell’inchiesta della Procura di Firenze sulle Grandi Opere, è uscito dal carcere ed è tornato a casa, dove resterà ai domiciliari.
Una ventina di giorni dopo il suo arresto, anche se “nessuna circostanza nuova è intervenuta a modificare o attenuare il quadro indiziario”, il gip di Firenze Angelo Pezzuti ha ritenuto che non sussistessero più le “eccezionali esigenze cautelari” richieste per tenere chiuso in cella un ultrasettantenne. Incalza ha 71 anni. E poi, non ci sono né il pericolo di fuga né quello che torni a compiere reati: – Ercole Incalza, l’ex supermanager delle Infrastrutture coinvolto nell’inchiesta della Procura di Firenze sulle Grandi Opere, è uscito dal carcere ed è tornato a casa, dove resterà ai domiciliari.
Una ventina di giorni dopo il suo arresto, anche se “nessuna circostanza nuova è intervenuta a modificare o attenuare il quadro indiziario”, il gip di Firenze Angelo Pezzuti ha ritenuto che non sussistessero più le “eccezionali esigenze cautelari” richieste per tenere chiuso in cella un ultrasettantenne. Incalza ha 71 anni. E poi, non ci sono né il pericolo di fuga né quello che torni a compiere reati.
“Il periodo di tempo trascorso dall’indagato in regime di custodia in carcere – scrive il gip nell’ordinanza di scarcerazione – sembra avere esercitato, in un soggetto assolutamente nuovo all’esperienza carceraria e di età avanzata, un’adeguata efficacia deterrente verso il pericolo di recidiva”.