Zerini: “Forse c’è meno talento, ma siamo più cattivi”

“Una squadra da battaglia”. E’ questo il giudizio di Andrea Zerini, sulla nuova New Basket Brindisi. L’ala biancoazzurra è uno dei due confermati della passata stagione insieme a Matteo Formenti e in estate si è reso protagonista nella nazionale italiana sperimentale, convocazione ottenuta grazie alla passata stagione con la maglia dell’Enel. Per “Zero”, questo potrebbe essere davvero l’anno della consacrazione, un anno in cui lui stesso promette battaglia. Come la nuova New Basket.

Andrea Zerini siamo a poco più di due settimane dall’inizio del prossimo campionato. Dopo tanti tornei e amichevoli, che idea si è fatto della nuova squadra?

Sono molto contento di quanto abbiamo fatto sino ad adesso. Ci stiamo allenando bene, credo che si sia visto che tipo di squadra siamo. Il Memorial Pentassuglia e sopratutto la partita con il Khimki di sabato scorso, hanno dimostrato di che pasta siamo fatti. Siamo una squadra da battaglia.

In queste uscite prestagionali, mancava un pivot di ruolo. Non è andata poi così male.

No non è andata male, abbiamo giocato un buon basket nonostante tutto. Abbiamo diverse soluzioni e questo ci aiuta molto, ma c’è da dire che l’assenza di un centro si è fatta sentire sopratutto per quanto riguarda le rotazioni. Avere tre giocatori per due ruoli non è assolutamente possibile in tutta una stagione.

Lei è uno dei confermati dello scorso anno. Come giudica questa nuova squadra e che impressione ha dei nuovi arrivati?

Sicuramente è un un gruppo unito nonostante stia insieme da pochissimo tempo. Questo è un dato che mi ha sorpreso molto. Del resto credo che in campo si veda il fatto che ci aiutiamo l’uno con l’altro e nessuno si risparmia dal lottare su ogni pallone. Rispetto allo scorso anno forse c’è meno talento ma molta più cattiveria agonistica. Difendiamo con molta intensità, cosa che alla fine ti va vincere le partite.

Cosa le ha lasciato l’esperienza con la nazionale sperimentale di questa estate? Per lei, la prossima stagione può essere l’anno della consacrazione.

E’ stata un esperienza molto bella, mi ha arricchito tanto come giocatore e come uomo sopratutto. Non voglio fermarmi qui, perché mai come in questo momento c’è la voglia di lavorare duramente, come del resto sto facendo, per continuare a migliorare. Vorrei crescere ancora, crescerò io e crescerà anche la New Basket. Sono più che convinto che diventermo grandi insieme.

Fabrizio Campagnoli