La campanella questa mattina alla scuola elementare “Crudomonte” in via San Domenico Savio a Brindisi è suonata regolarmente. C’era un po’ di apprensione fra le maestre, ma tutto è iniziato normalmente dopo la triste sorpresa di ieri quando insegnanti e bambini hanno dovuto fare i conti con il raid messo a segno la notte precedente da una banda di teppisti. Una nota dolente è la grata mancante alla recinzione esterna che non è stata ancora riparata. “E’ stata anche fatta una prova del sistema di allarme – dicono le insegnanti stamattina – ed è funzionante, ora però bisognerà vedere se potremo utilizzarlo poiché fino ad oggi non si poteva a causa dei tagli predisposti al sistema scolastico, ma si spera che qualcuno provveda diversamente”.
Gli scolari questa mattina finalmente sono ritornati sui loro banchi di scuola. Il vetro della porta secondaria – da dove si presume siano entrati i vandali – è stato riparato, le scritte offensive e inneggianti la “mafia” sono state rimosse, per fortuna l’istituto primario brindisino stamattina è ritornato nella sua forma migliore. Sono state le docenti, ieri mattina, insieme agli operatori comunali a mettere nuovamente in ordine la scuola e ripulirla da tutta la porcheria che i mascalzoni avevano combinato.
L’allarme due notti fa, quando è avvenuto il raid vandalico, non è scattato perché disinstallato. A causa dei tagli che lo Stato ha predisposto al sistema scolastico, l’antifurto non rientrava nel programma economico a disposizione della scuola elementare brindisina. Inoltre, stando al racconto delle insegnanti, intorno al 16 di settembre le docenti della “Crudomonte” hanno presentato denuncia ai carabinieri perché una mattina arrivando a scuola si erano accorte che qualcuno durante la notte aveva tagliato e portato via un pezzo di inferriata esterna.
Due notti fa la banda di malviventi che ha combinato il disastro molto probabilmente è entrato proprio sfruttando quel pezzo di ringhiera mancante. La polizia sta indagando per risalire agli autori del gesto banditesco anche grazie all’aiuto di alcuni testimoni. La chiamata al 113, la notte tra mercoledì e giovedì, è partita da alcuni residenti della zona che sono stati svegliati dai forti rumori che provenivano proprio dalla scuola “Crudomonte”.
Maristella De Michele