Il Comune di Brindisi si costituisce parte civile nel processo contro Anna Cavaliere, l’ex amministratore unico della “Servizi farmaceutici srl” accusata di peculato, calunnia e falsa dichiarazione all’autorità e considerata responsabile di un buco di almeno 217 mila euro sui conti delle farmacie comunali.
La giunta comunale ha dato mandato ai propri legali di costituirsi parte civile affidando il mandato all’avvocato Vito Cavaliere del foro di Brindisi. Parte offesa, oltre al Comune, anche la stessa “Servizi farmaceutici srl” nella persona del suo nuovo amministratore Gianluca Quarta.
L’udienza preliminare davanti al gup Tea Verderosa, programmata per il 14 aprile scorso, è stata rinviata.
Secondo l’accusa, “con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso avendone per ragione del suo servizio il possesso o comunque la disponibilità, la Cavaliere si sarebbe appropriata di almeno 217 mila euro, di moduli per assegni bancari che si era impegnata a consegnare al liquidatore Gianluca Quarta, dei quali solo quattro ne consegnò effettivamente una volta appreso d’essere stata denunciata, mentre di altri quattro aveva già riempito” ed erano per altro “posdatati”, in favore della Farvima Medicinali Spa”.
La Cavaliere risponde anche di calunnia pluriaggravata per aver denunciato lo stesso Quarta sapendolo innocente e di falsa dichiarazione a un pubblico ufficiale per aver dichiarato di essere in possesso dal 2008 della laurea in farmacia, mentre in realtà non era ancora così.