Cascione ritira il ricorso al Tar e chiede di essere scarcerato

L’ex sindaco di Cellino San Marco, Francesco Cascione, ha rinunciato al ricorso avviato davanti al Tar contro la decisione di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. In questo modo Cascione, che è in carcere dal 10 aprile scorso, spera di far decadere le esigenze cautelati che ne hanno fatto scattare la cattura.
L’istanza di scarcerazione è stata depositata ieri mattina dai due legali di Cascione, gli avvocati Massimo Manfreda e Giuseppe Guastella, i quali hanno evidenziato altri particolari che confermerebbero l’impossibilità per Cascione di tornare a fare il sindaco di Cellino e dunque il rischio che possa reiterare il reato: nel marzo 2014 era stato emesso un decreto di incandidabilità.
La procura sostiene invece che Cascione sarebbe nelle condizioni di continuare a tenere le fila dell’Amministrazione comunale di Cellino attraverso il suoi uomini. Il Riesame dovrà decidere anche sulle istanze presentate per gli altri arrestati: Omero Molendini, Corrado Prisco, Angelo Lippolis, Antonio Fasiello, Gianfranco Pezzuto, Alfredo Bruno, Gabriele Elia, Gianfranco Quarta, Tommaso Ricchiuto, Giuseppe Gigante, Francesco Francavilla.