Si è sgretolato l’impero di Paride De Masi, il primo imprenditore a individuare e capitalizzare le risorse del fotovoltaico nel Mezzogiorno: la sua Italgest, colosso industriale con fatturati da decine di milioni di euro, è stata dichiarata fallita insieme a tutte le sue diramazioni: Italgest Holding, Immobiliare e altre.
I debiti ammonterebbero ad almeno 100 milioni di euro. I De Masi alcuni anni fa avevano chiesto il concordato preventivo per cinque delle decine di società create e il fallimento è arrivato, con nome cambiato, per Sapa Energia Spa, Sapa Immobiliare, Sapa Energia.
Le indagini penali a carico del gruppo avrebbero accertato il mancato versamento di più di 30 milioni di euro di tasse e indebitamenti per altri 88 milioni, soprattutto con banche.
Prima di arrivare al fallimento Italgest aveva venduto un ramo d’azienda a un fondo del Lussemburgo, il Global Solar Fund, poi controllata da un’azienda cinese produttrice di pannelli fotovoltaici.
Il fallimento chiude la storia di un impero nato a Melissano, in provincia di Lecce, e ampliatosi in tutta Europa. Centinaia di assunzioni vennero effettuate in tutta la Puglia. Sulla vicenda ci fu un’inchiesta condotta dal Noe di Brindisi e dalla Dda di Lecce. Nel luglio del 2013 De Masi fu rinviato a giudizio per il “fotovoltaico selvaggio” proprio a Brindisi. L’accusa è di lottizzazione abusiva, abusi edilizi e violazioni ambientali.
Paride De Masi pare che non sia più da tempo in Italia. All’estero per “questioni d’affari”.