Commerciante mesagnese ucciso ad Asti: sei arresti nella ‘ndrangheta

Prima di morire, con il poco fiato che gli restava, ebbe il tempo di dire che era stato aggredito da “un gruppo di sconosciuti”. A quattro anni di distanza, i carabinieri di Asti hanno arrestato i responsabili dell’omicidio di Nicola Moro, commerciante all’ingrosso di prodotti ittici di 53 anni, originario di Mesagne, ucciso da un colpo di pistola sparato a distanza ravvicinata e poi abbandonato ancora agonizzante vicino allo svincolo dell’autostrada Torino-Piacenza, nel territorio di Villanova d’Asti.

In manette sei persone, arrestate dai militari dell’Arma in un blitz nelle province di Torino, Vercelli e Crotone che ha permesso di smantellare una organizzazione locale ritenuta vicina alla cosca della ‘Ndrangheta di Ciro’ (Crotone).

Secondo la ricostruzione dei carabinieri di Asti – che nell’ambito della stessa operazione hanno arrestato undici persone in tre anni – la cosca aveva consegnato alla vittima i soldi per creare tre societa’ ‘Fisherhaus’. Il commercio di prodotti ittici all’ingrosso doveva infatti servire per mascherare un ingente traffico di droga. Quei soldi non sarebbero pero’ mai stati restituiti alla cosca dalla vittima, originario di Mesagne, che per questo motivo sarebbe stata uccisa.

“Il territorio astigiano ora e’ immune da mafia, ma non immunizzato”, ha commentato il comandante provinciale dei carabinieri di Asti, colonnello Fabio Federici, che ha condotto le indagini coordinate dalla Dda di Torino. I militari, che hanno eseguito 22 perquisizioni, contestano agli arrestati vari reati, tra i quali quelli di traffico di droga e detenzione di armi.