E’ tornato in liberta’ il presidente del Brindisi Calcio, Vito Morisco, coinvolto nell’indagine della Procura di Catanzaro sul calcioscommesse. Accogliendo il ricorso del difensore di Morisco, l’avvocato Gianluca Loconsole, il Tribunale dei Riesame di Bari ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari emessa lo scorso 21 maggio dal gip di Bari.
In quella occasione il giudice non aveva convalidato il fermo della Procura di Catanzaro e, nel disporre gli arresti domiciliari, aveva riconosciuto a carico di Morisco il reato di frode sportiva escludendo quello di associazione per delinquere. Il legale di Morisco aveva quindi impugnato l’ordinanza dinanzi al Riesame. Contestualmente, pero’, il gip aveva trasmesso gli atti per competenza a Catanzaro.
La Procura calabrese ha chiesto nuovamente il carcere per lui e per gli altri indagati pugliesi e pende la decisione del gip che dovra’ emettere l’eventuale nuova ordinanza di arresto entro mercoledi’. Stando alle indagini della magistratura calabrese il Brindisi calcio avrebbe comprato per 12mila euro le due partite del 30 novembre e del 14 novembre 2014, la prima in casa con il San Severo, vinta dai pugliesi 2-1, e quella fuori casa con il Pomigliano finita 0-4. Oltre a Morisco per le due presunte combine sono indagati anche l’ex presidente e suo figlio, Antonio e Giorgio Flora. Il padre e’ ancora detenuto agli arresti domiciliari, mentre Giorgio e’ tornato in liberta’ nei giorni scorsi. Anche nei loro confronti e’ attesa la decisione del Tribunale di Catanzaro.