Duemila euro di taglia sul bandito che uccise un cane durante una rapina

Duemila euro di ricompensa a chi fornirà alle forze dell’ordine, che stanno indagando, gli estremi per catturare lo spietato rapinatore/animalicida che il 3 giugno, a San Pietro Vernotico ha freddato con un colpo d’arma da fuoco un eroico cane, “colpevole” di aver cercato di difendere il suo padrone dall’aggressione del bandito. E’ questa la cifra offerta da Maria Teresa Corsi, presidente del sezione Lega Nazionale per la Difesa del cane di Galatone, per scoprire il malvivente autore dell’efferato gesto.
Il fatto è accaduto attorno alle 7 del mattino in campagna dove un pensionato di quasi ottant’anni, che si stava recando al suo appezzamento di terreno, è stato avvicinato da un individuo con il volto coperto da una passamontagna e armato con un fucile a canne mozze che gli ha intimato di consegnargli l’auto a bordo della quale è poi fuggito dopo aver crudelmente ucciso il coraggioso terranova che era intervenuto in soccorso del suo compagno di vita.
“In sede processuale ci costituiremo parte civile “, annuncia LNDC ricordando che l’uccisione di un animale è un reato non soltanto vigliacco e intollerabile ma anche contemplato dal codice penale (articolo 544 bis) e prevede fino a due anni di reclusione.