Autorità portuale, compensi non dovuti per 450 mila euro: due richieste di giudizio

Il pm della procura di Brindisi, Milto De Nozza, ha chiesto il rinvio a giudizio dell’ex segretario generale dell’Autorità portuale di Brindisi, Nicola Del Nobile, e della ex dirigente dell’ufficio Ragioneria, Vittoria Ligorio, imputati di peculato e truffa per l’attribuzione di premialità extra da 450mila euro che si sarebbero “auto-attribuiti”. L’udienza preliminare è fissata per il 17 settembre prossimo. I due sono ora entrambi in pensione. Le indagini sono state condotte dai finanzieri del nucleo di polizia tributaria di Brindisi. Secondo quanto accertato nel corso delle indagini i due fino al 2013 e al 2014 e a partire dal 2001 si sarebbero appropriati, abusando del proprio ruolo di pubblici ufficiali o inducendo in errore il presidente dell’Authority, di 450mila euro quali premi incentivanti, premi produzione e indennità di mensa.
In particolare – secondo l’accusa – non avrebbero sottoposto, anche inserendole in voci di bilancio errate e non individuabili, le variazioni in eccesso agli stipendi al voto del comitato portuale, così come stabilito dai regolamenti. Non avrebbero vincolato la loro attribuzione al raggiungimento degli obiettivi e alla reale crescita economica del porto di Brindisi. L’autorità portuale di Brindisi. L’autorità portuale è stata individuata come persona offesa, così come l’allora presidente Giuseppe Giurgola.