Poteva scatenarsi l’inferno da un momento all’altro, del resto il ricordo della Norman Atlantic è troppo recente: gli uomini della Capitaneria di porto di Brindisi hanno intercettato e hanno sottoposto a provvedimento di fermo un cargo panamense, con oltre 62 mila tonnellate di carbone a bordo, che rischiava di incendiarsi a causa di perdite di olio e di carburante.
Così il Nucleo Port State Control della Guardia costiera di Brindisi detiene nuovamente una nave sub-standard. Nella tarda serata di ieri, un team ispettivo del nucleo PSC, ha ispezionato la motonave “Da Ying”, una porta rinfuse battente bandiera panamense con un carico di 62.500 tonnellate di carbone, in condizioni non sicure per la navigazione e con gravi rischi di incendio a bordo.
Pericolo di incendio quindi la motivazione maggiore per quale gli Ufficiali Ispettori, sotto il comando del Capitano di Vascello Mario Valente, hanno emesso il provvedimento di fermo nave.
Fra le numerose deficienze sono state trovate copiose perdite di olio lubrificante sotto il diesel-generatore numero 2 e di carburante sugli iniettori del Generatore numero 1, su alcune pompe del carburante, oltre ad ingenti quantità d’olio lubrificante sopra tutti i generatori.
Non da ultimo, segni di carburante spruzzato su una testata del motore principale. Quest’ultimo è segno di una perdita dalle linee ad alta pressione del carburante che entrando a contatto con le alte temperature della testata del motore può generare incendi. Fortunatamente il motore principale con la nave agli ormeggi è spento per cui ora il rischio di incendi è scongiurato.
La Capitaneria ha imposto, oltre alla immediata manutenzione degli apparati, l’intervento dello Stato di bandiera per l’effettuazione di un’ulteriore ispezione ai fini della ricerca delle cause di tutte queste deficienze.
Sempre più fitti quindi i controlli in materia di sicurezza della navigazione disposti dal Comando generale del Corpo Capitanerie di porto per la tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino prevedendo, fra gli altri, controlli sul corretto utilizzo del carburante a basso tenore di zolfo. Recentemente è stata irrogata una sanzione di 30 mila euro al comandante di una nave gasiera che impiegava un carburante ad alto tenore di zolfo all’interno del porto di Brindisi.
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