Aggressione armata all’Authority, Giurgola dopo quattro mesi lascia gli arresti domiciliari

Dopo poco più di quattro mesi agli arresti domiciliari, l’imprenditore brindisino Lino Giurgola è stato rimesso oggi in libertà. Accolta l’istanza del suo avvocato difensore Massimo Manfreda in quando non sussistono più i presupposti per la custodia cautelare. Il 19 giugno scorso Giurgola aveva patteggiato a due anni e sei mesi di reclusione chiudendo in questo modo la sua vicenda processuale.
Lino Giurgola, accusato di sequestro di persona e minacce gravi, essendosi barricato con il presidente dell’Authority Hercules Halarambidis e il segretario generale Salvatore Giuffrè, ha trascorso una parte della detenzione nel reparto di Psichiatria dell’ospedale Perrino dove fu ricoverato subito dopo il suo lucido momento di follia. Poi il trasferimento a casa, sempre in regime di arresti domiciliari.
L’irruzione armata (con pistole per le quali aveva regolare porto d’armi) avvenne -spiegò – a causa dell’esasperazione cui era stato indotto dai vertici dell’Autorità portuale che a suo dire avrebbero danneggiato le sue aziende.

Giurgola al momento in cui sarà chiamato a scontare la parte residuale della pena (avendo trascorso già quattro mesi di detenzione) chiederà l’affidamento ai servizi sociali.