Ha tentato di intrecciare una relazione con una bambina romana di 11 anni: una donna fasanese di 46 anni è indagata dalla procura della Repubblica di Brindisi per adescamento di minori con finalità sessuali.
La donna aveva un suo profilo Facebook ufficiale e altri tre “fake” attraverso i quali circuiva da settimane la ragazzina dalla quale era riuscita a ottenere il numero di telefono.
La donna inviava espliciti messaggi alla ragazzina conditi di immagini saffiche e la chiamava decine di volte al cellulare , sempre facendo riferimento a questioni sessuali, riempiendola di apprezzamenti e complimenti per le sue fattezze fisiche.
La donna avrebbe inviato alla ragazzina “immagini aventi contenuto pornografico di natura omosessuale, manifestando sentimenti di amore verso l’interlocutrice”.
I genitori della bambina, scoperto il terribile segreto della piccola, si sono rivolti alla Polizia. La Procura della Repubblica di Roma ha aperto un’indagine e la Polizia postale di Brindisi, alle prime luci dell’alba, si è recata presso l’abitazione della donna per perquisirla. Sono stati sequestrati un computer portatile, tre hard disk, due telefoni cellulari, quattro penne Usb e di un modem.
Gli investigatori cercano riscontri per quello che sembra un caso di pedofilia piuttosto sui generis.