Due fratelli uguali come gocce d’acqua, impossibile stabilire chi sia colpevole di estorsione. Assolti entrambi

Sono identici come due gocce d’acqua pur non essendo gemelli. E così, nel dubbio, il Tribunale – non potendo identificare con certezza chi dei due fosse l’autore di un’estorsione – ha deciso l’assoluzione.
La vicenda riguarda due fratelli ostunesi, Giorgio e Gianni Sorato, di 40 e 37 anni. I due, insieme a una donna, avevano preso possesso di un trullo, a Ostuni, contro la volontà del proprietario, derubandolo e minacciandolo quando aveva preteso (legittimamente) che andassero via.
In un primo tempo la vittima sostiene che sia stato Gianni a puntargli una pistola alla tempia per convincerlo a lasciare loro la disponibilità del trullo. Poi nel corso dell’udienza, in aula, si corregge e sostiene di essersi sbagliato, che in realtà è stato Giorgio a minacciarlo. Così Gianni viene assolto e scatta il processo bis, questa volta nei confronti di Giorgio Sorato.
Ma anche in questo caso la somiglianza perfetta tra i due fratelli non mette in condizione i giudici di stabilire oltre ogni ragionevole dubbio se sia stato davvero Giorgio a minacciare il proprietario del trullo. E così, a scanso di equivoci, vengono entrambi assolti.

(Da sinistra Giorgio e Gianni Sorato)