
Un brindisino e un leccese sono stati arrestati dalla polizia per aver pianificato e realizzato nel gennaio scorso l’evasione dal carcere di Padova di un detenuto moldavo che stava scontando 20 anni di reclusione per omicidio. L’evaso fu catturato tre mesi dopo in provincia di Lecce, dopo un rocambolesco inseguimento. Era in possesso di una pistola col colpo in canna. Le successive indagini della Squadra Mobile di Padova hanno permesso di raccogliere elementi di responsabilità tali che hanno portato il gip Mariella Fino a emettere due misure cautelari, eseguite dagli investigatori euganei assieme ai colleghi della Squadra Mobile salentina.
Gli arrestati sono Ivan Spedicati 23enne di San Pietro Vernotico e Antonio Vitale 31enne di Lecce, già detenuto in carcere per altri motivi. I due sono accusati in concorso con un terzo complice denunciato in stato di libertà per aver favorito e procurato l’evasione dal carcere di Padova di Serghei Vitali, detenuto moldavo di 29 anni noto col nome di “Barabba” condannato a per omicidio.
Le indagini, avviate dopo l’evasione di “Barabba”, che risale al 21 gennaio 2013, sono state condotte dagli investigatori della squadra mobile di Padova e di Lecce. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Lecce su richiesta della locale Procura. Il 22 marzo scorso, dopo appena due mesi che “Barabba” risultava latitante, la squadra mobile di Lecce e di Brindisi lo rintracciò e arrestò a Frigole (Lecce), dove si era rifugiato, secondo gli inquirenti, con la complicità di Ivan Spedicati e Antonio Vitale. Il brindisino è stato arrestato ieri pomeriggio mentre si trovava a Surbo ed è stato trasferito presso il carcere di San Nicola a Lecce a disposizione dell’Autorità giudiziaria.