Nel corso del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è tenuto stamani in prefettura si è deciso di non prorogare, una volta giunto a scadenza il prossimo ottobre, il periodo di commissariamento del Comune di Cellino San Marco, il cui consiglio comunale è stato sciolto nell’aprile 2014 per infiltazioni mafiose. Il 10 aprile dell’anno successivo l’ex sindaco, Francesco Cascione, quasi tutta la sua giunta e alcuni imprenditori furono arrestati per tangenti e per appalti truccati. Cascione ha poi ammesso gli addebiti e ha chiesto di patteggiare: la pena pattuita con il pm Antonio Costantini è di 3 anni e 4 mesi, conto che dovrà passare al vaglio del giudice per le indagini preliminari a settembre.
Cellino San Marco quindi non è più “osservato speciale”: trascorsi quasi tutti i 18mesi di commissariamento è stato ritenuto ormai libero da condizionamenti. Si tornerà al voto nella prima tornata utile indicata dalla prefettura.