
“Mi guardo intorno e vedo gente coetanei o quasi, ad avere una posizione importante e sembra che abbiano realizzato i propri sogni, provenienti da famiglie con semplici stipendi. Mentre mi trovo a combattere in questa vita per avere e dare qualcosa in più; come possiamo o per lo meno potremmo cercare di realizzare un sogno se c’è sempre qualcuno che ci sveglia? Ormai penso che crearsi una posizione in questa società è da ritenersi una speranza persa…”: Luca Andrea Nuccio rifletteva così, amaramente, il 30 giugno scorso. Ora combatte per la vita in una stanza del Centro ustioni del Perrino di Brindisi, con il 60 per cento della superficie corporea devastato dalle fiamme.
L’incidente è avvenuto ieri sul posto di lavoro, il Centro nautica “Idea Verde”: Luca è stato investito da una fiammata mentre effettuava lavori di manutenzione sul motore di una piccola imbarcazione.
Mesagnese, diplomato presso l’Istituto Alberghiero di Brindisi, si divide tra le sue passioni: i motori (passione e tradizione di famiglia ereditata dal papà Andrea, carrozziere sopraffino), le barche, la pesca e la cucina. Ma in primo piano la moglie Elisabetta e i suoi due splendidi bambini, il suo vanto e il suo amore.
Luca è un operaio esperto, è in grado di smontare a pezzi non solo il motore di una barca ma anche un’auto o una moto. Cosa sia potuto accadere sabato pomeriggio e se tutte le previste norme di sicurezza imposte alle aziende sui posti di lavoro siano state rispettate lo stabiliranno gli esperti dello Spesal e gli investigatori del Commissariato di Mesagne.
Ma non è questo che importa ora: la sua famiglia e centinaia di amici sperano che Luca riesca a vincere la sua battaglia più grande e che possa tornare a casa.