
Si aggirerebbero attorno ai 15 mila euro i costi dei danni provocati dall’incendio, molto probabilmente di natura dolosa (i focolai sono stati almeno quattro), che si è sviluppato la notte scorsa nella masseria in contrada Mogavero a Francavilla Fontana distruggendo un intero fienile di 1000 metri quadrati. Il movente è ancora incerto, ma i carabinieri della compagnia locale che indagano sulla vicenda escludono possa esserci la mano del racket dietro l’attentato incendiario.
I vigili del fuoco del distaccamento di Francavilla Fontana e del comando provinciale di Brindisi hanno lavorato circa dodici ore per spegnere i focolai e smassare il fieno distrutto. Le fiamme nella masseria sono divampate attorno alle 22 di ieri sera. L’allarme è scattato a mezzanotte, quando il rogo ha interessato quasi tutte le balle di fieno presenti nel capannone, il numero non è stato ancora accertato, ma sarebbero davvero tante quelle che sono andate distrutte.
La masseria si trova in contrada Mogavero, a sud della città, raggiungibile dalla strada statale 7 dallo svincolo per Francavilla Est. L’antica struttura è circondata da diverse villette utilizzate da vacanzieri soprattutto durante il periodo estivo. I proprietari della masseria, che sono di Francavilla, avrebbero dichiarato agli investigatori di non aver sentito, ieri sera, nessun rumore strano provenire dall’esterno dell’abitazione. Poco più tardi però gli stessi si sono accorti delle lingue di fuoco che provenivano proprio dal fienile e hanno chiamato il 115. Il tempestivo intervento dei pompieri di Francavilla Fontana ha evitato conseguenze ben più gravi, in quanto accanto al fienile si trovano diverse stalle con il bestiame.
Il capannone di circa mille metri quadrati è andato distrutto insieme alle balle di fieno causando un danno superiore ai dieci mila euro. Stando alle verifiche effettuate dai militari dell’Arma, coordinati dal maggiore Giuseppe Prudente, i proprietari avrebbero dichiarato di non aver ricevuto richieste estorsive. La struttura rurale non sarebbe nemmeno coperta da assicurazione. Le indagini proseguono a 360 gradi e non si esclude che dietro all’atto criminoso possano esserci motivi riconducibili a contrasti fra contadini.
Maristella De Michele