Come accade nei più tradizionali copioni delle storie di mafia, la famiglia di Sandro Campana, ultimo collaboratore di giustizia, prende pubblicamente le distanze decretandone la “morte civile”: con una lettera inviata alla redazione di Brindisi di “Nuovo Quotidiano”, Antonio, uno dei fratelli del nuovo pentito, cerca di cancellare un’onta ancora più grave per la famiglia perché il terzo fratello, Francesco, è considerato uno dei nuovi boss della Sacra corona unita. Un’onta dunque che non può essere accettata.
“Ho appreso che mio fratello avrebbe iniziato a collaborare con la giustizia”, scrive Antonio Campana. “Tale sua scelta è da me assolutamente non condivisa, avendo imparato ad affrontare i problemi e le difficoltà di petto ed a testa alta, avendo trascorso più tempo della mia vita in carcere. Sono stato nel passato accusato ingiustamente da numerosi pentiti che hanno voluto guadagnarsi la libertà accusandomi ingiustamente. Quindi la sua scelta non la condividerò mai e ribadisco che per me mio fratello non esiste più”.
Antonio Campana, come lui stesso ha ricordato, è stato coinvolto in numerose vicende giudiziarie, l’ultima delle quali (ancora non risolta e nella quale il pentimento ora potrebbe avere un ruolo) è l’omicidio di Massimo Delle Grottaglie, vicenda nella quale è sospettato di aver avuto un ruolo anche Sandro.
Ma naturalmente l’effetto deflagrante che potrebbe avere il nuovo collaboratore di giustizia va al di là del singolo episodio: gli inquirenti sono impegnati a ricostruire i nuovi equilibri all’interno della criminalità organizzata brindisina e la famiglia Campana in questi anni ha ricoperto un ruolo chiave, non solo a Mesagne ma anche a Brindisi e Tuturano.
Sandro Campana, che è detenuto, ha formalizzato la sua decisione il 25 luglio scorso ed è stato già ammesso al programma di protezione insieme alla sua compagna.
La gestione del pentito è stata affidata alla Squadra mobile di Brindisi sotto il coordinamento del pm della Dda di Lecce Alberto Santacatterina che avrebbe già avuto alcuni colloqui con il nuovo pentito mesagnese. Ovviamente i verbali sono stati secretati.
Nel frattempo Sandro Campana è stato trasferito in un altro carcere e ha revocato il suo legale di fiducia, Ladislao Massari.