E Clavica lascia subito gli arresti domiciliari

di Eliseo Zanzarelli

È nuovamente un uomo libero Fulgenzio Clavica (foto), il dirigente pro tempore dell’Ufficio tecnico del Comune di Francavilla Fontana, finito nei giorni scorsi ai domiciliaricon accuse piuttosto pesanti: corruzione e turbativa d’asta, nell’ambito delle indagini relative all’assegnazione di un progetto per la mitigazione del rischio idrogeologico in zona industriale. Al termine dell’interrogatorio di garanzia, tenutosi questa mattina di fronte al gip del tribunale di Brindisi Paola Liaci, a Clavica, anche presidente dell’Ordine degli architetti brindisini, è stata revocata la misura cautelare. D’accordo con questa decisione pure il pm Milto De Nozza, titolare delle indagini. 

Secondo i legali Carlo e Alfonso Tatarano, l’ordinanza nei confronti del capo dell’Utc francavillese, che ha deciso di collaborare con i magistrati e resta comunque indagato a piede libero, era parsa fin dal principio eccessiva, quando non lacunosa. Clavica si è dichiarato estraneo al presunto sistema di assegnazione degli incarichi esterni in uso a palazzo di città. In particolare, stando a quanto dichiarato durante l’interrogatorio, l’architetto si sarebbe trovato di fronte all’ingegnere tarantino Carmelo Dellisanti – da due giorni a piede libero dopo i domiciliari – solo poiché quest’ultimo era stato indirizzato a lui dalla politica. Quindi anche, ma probabilmente non solo, da Mimmo Ammaturo, all’epoca assessore ai Lavori pubblici.

Sta di fatto che Dellisanti ha poi effettivamente ottenuto di realizzare il progetto per mitigare il rischio idrogeologico in zona industriale. Secondo gli inquirenti, successivamente, Dellisanti avrebbe ricambiato il favore predisponendo il progetto preliminare con cui a Clavica sono stati attribuiti dall’amministrazione comunale 32mila euro. Una somma che, a dire del dirigente Utc, sarebbe però stata suddivisa tra tutti i dipendenti del settore attivi in fase di progettazione. Tra questi, Maria Daniela Camarda, funzionaria Utc a propria volta sottoposta a indagini – non più ai domiciliari dal fine settimana scorso – per aver istruito l’avviso pubblico “su misura” per Dellisanti. L’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Clavica si basava anche sull’intercettazione di una conversazione telefonica di Camarda. Rimane indagato anche il tecnico Michele Vinci, collaboratore di Dellisanti. Tutti liberi, per il momento, ma l’inchiesta, che potrebbe scoperchiare un vero e proprio sistema, prosegue e sembra poter riservare ancora sorprese.