Era probabilmente il romano più amato di Brindisi, senza dubbio quello che era riuscito meglio a integrarsi con i brindisini mantenendo però con orgoglio la sua romanità: Enzo Napoli è morto all’improvviso mercoledì 14 ottobre, nella sua abitazione. Un malore, la moglie che chiama l’ambulanza, il tentativo inutile di rianimarlo da parte dei sanitari del 118. Non c’è stato nulla da fare.
Enzo aveva ricreato a Brindisi un piccolo pezzo di Roma e lo aveva chiamato proprio cos’, l’Angolo de Roma, una trattoria che potresti trovare a Trastevere e che invece è seminascosta in via degli Albizzi, stradina nascosta che si affaccia su corso Garibaldi. Lui era l’oste romano tipico, quello che non faceva mai mancare la battuta tagliente e che in due minuti aveva conquistato la simpatia dei suoi clienti. I suoi spaghetti cacio e pepe hanno ingolosito migliaia di brindisini.
Viveva a Brindisi da decenni, insieme alla moglie e ai figli e la sua scomparsa, la morte di Enzo, è stat vissuta davvero come la morte di un brindisino amatissimo.
Questo il ricordo di Dario Bresolin, uno dei suoi amici più cari.
“…’Enzo, che mettiamo in palio oggi? E’ venerdì e c’è il quiz alla radio.’ Era il 1978. Il premio era una maglietta od un jeans della Lobo Jeans. Un anno dopo, con Carlo, venne a trovarmi a Viterbo mentre ero militare. Ed andammo a mangiare insieme. Una persona veramente amica. Anni dopo, avevo lo studio vicino al locale, ero tra i frequentatori di ‘Un angolo di Roma’. ‘Che vo’ magna’?’. Sempre uguale. Fraterno, amico, simpatico, discreto e sereno. Oggi voglio salutarlo con il sorriso che ci ha sempre unito. A Maria, Andrea e Francesca il mio abbraccio fraterno. Ciao, Enzo.”
(Video di Marco Salerno)
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