Ferì per sbaglio l’amico con una fucilata: chiusa l’inchiesta della procura

Ferì all’addome, con una fucilata partita accidentalmente, l’amico di 29 anni: chiuse le indagini nei confronti di Dionisio Livera, 31 anni, accusato oltre che di lesioni colpose gravi anche di possessori un fucile a canne mozze, di una pistola e di droga.
Con lui sono indagati anche Cosimo Livera, 60 anni e Andrea Carlucci, 23 anni, per fatti collegati.
Il ferimento risale al gennaio 2014. Livera si trovava in una villetta del quartiere Sant’Elia. La vittima, Giuseppe Fiume, 33 anni (un suo amico) invece, insieme al padre e a un altro muratore si stava occupando di lavori di ristrutturazione di un altro immobile vicino.
Aveva detto al papà che si sarebbe allontanato per qualche minuto, era entrato nell’abitazione vicina mentre il giovane che era all’interno maneggiava il fucile. A quel punto era partita la fucilata che raggiunse Fiume all’addome. Livera preso dal panico si allontanò mentre l’altro veniva soccorso dal genitore e portato al pronto soccorso dell’ospedale Perrino.
Livera è accusato oltre che del ferimento di porto e la detenzione abusiva di arma da fuoco, un fucile a canne mozze Bernardelli calibro 16 con matricola abrasa, una pistola con due bossoli e alcune cartucce calibro 16 e nove cartucce calibro 38 nascoste poi in una buca nel terreno, infilate in un tubo in plastica. E di spaccio di droga per una coltivazione di marijuana all’interno della camera da letto della abitazione.

(Nella foto a sinistra Giuseppe Fiume, a destra Dionisio Livera)