
I militari della Sezione di Polizia Marittima e i militari della Delegazione di Spiaggia di Savelletri della Capitaneria di Porto di Brindisi, con la collaborazione dei servizi veterinari delle Aziende sanitarie provinciali “Siav B” diretti dal Adriano Rotunno, hanno effettuato verifiche sulle condizioni igienico sanitarie delle pescherie, dei grossisti, dei mercati ittici, dei locali di ristorazione e dei prodotti ittici posti in commercio. Il tutto per scoraggiare e sanzionare quei comportamenti illeciti e, nel contempo, favorire un processo di consapevole rispetto delle norme.
I militari del nucleo di polizia giudiziaria della Guardia Costiera di Brindisi, unitamente al Dottore Veterinario dell’ASL BR SIAV “B” della sede di Mesagne hanno contrallato una pescheria del centro. Dal controllo è emersa la mancanza di documentazione sanitaria e una grave carenza igienico-sanitaria del locale e delle attrezzature, costituenti potenziale pericolo per la salute pubblica. Per tale violazione oltre alla sanzione amministrativa elevata al titolare dell’esercizio commerciale è stata disposta la chiusura immediata del locale.
In una pescheria del centro di San Pietro Vernotico i militari intervenuti congiuntamente alveterinario dell’ASL BR SIAV “B” cittadino, hanno rinvenuto circa 100 chili di prodotto ittico vario, sprovvisto di qualsiasi informazione che ne indicasse il nome, la provenienza, lo stabilimento autorizzato a norma CE alla lavorazione, nonché la ditta produttrice; per tale violazione il prodotto ittico è stato posto sotto sequestro e amministratore sanzionato di 1.500 euro.
Da segnalare, anche la sanzione elevata a tre attività commerciali per la mancanza di etichettatura obbligatoria, al fine di informare il consumatore della tracciabilità del prodotto, con sanzione di 1.166 euro.
Tale attività di controllo è stata effettuata dai militari della Capitaneria di Porto di Brindisi, anche con ispezioni allo sbarco del pescato e in virtù del fermo pesca (a strascico), iniziato il 19 settembre 2015 e terminato il 18 ottobre 2015 e del fermo pesca del pesce Spada (nel Mediterraneo), mirati alla tutela biologica e al ripopolamento ittico.