Un anno fa l’omicidio di Tedesco e il ferimento del figlio: il processo slitta di qualche mese

Un anno fa veniva barbaramente ucciso al rione Sant’Elia Mino Tedesco e gravemente ferito il figlio Luca. Intanto,
un errore nel disporre le notifiche fa slittare di qualche mese l’udienza preliminare per Andrea Romano, 29 anni, ritenuto l’esecutore materiale dell’omicidio e del ferimento al civico 22 di piazza Raffaello.
Il pm dovrà ripartire dall’avviso di conclusione delle indagini, perché è sfuggita la notifica dell’atto all’avvocato Ladislao Massari, nominato in un secondo momento per affiancare l’altro legale, Cinzia Cavallo. E riformulare poi la richiesta di rinvio a giudizio. Saranno invece processati con rito abbreviato il 4 febbraio prossimo, così come richiesto dalle difese, gli altri due presunti complici: Francesco Coffa, 34 anni, e Alessandro Polito, 31 anni. In caso di condanna potranno beneficiare dello sconto di un terzo della pena.
C’è un quarto indagato, minorenne, per cui è stato disposto uno stralcio: gli atti sono stati inviati alla procura dei minori di Lecce. Avrebbe avuto ruolo di palo.
La procura non ha fatto alcuna differenza nell’attribuzione dei ruoli, l’accusa per i tre imputati è quindi identica: concorso in omicidio aggravato dai futili motivi e dalla premeditazione, per avere sparato colpi d’arma da fuoco causando la morte di Cosimo Tedesco, 52 anni, che ha riportato prima gravi lesioni che ne hanno provocato il decesso, poche ore dopo il ricovero al Perrino di Brindisi; poi il tentato omicidio in danno di Luca Tedesco, 31 anni, raggiunto alla regione addominale, anche in questo caso con la medesima aggravante di aver agito per futili motivi; della detenzione, anche questa attribuita a tutti e tre gli arrestati, di arma da sparo.