Ecco l’identikit della ragazza uccisa dal serial-killer: impressionante la somiglianza con Ylenia

Ecco l’identikit realizzato per ricostruire il volto della ragazza uccisa dal serial killer americano: in effetti la somiglianza con Ylenia Carrisi è evidente.
A raccontare la presunta fine della giovane, all’epoca 24enne, è un omicida seriale: Keith Hunter Jesperson ha ammesso di aver ucciso una ragazza che gli aveva chiesto un passaggio in una stazione di servizio di Tampa, Florida, con zaino in spalla, intenzionata a raggiungere la California o il Nevada. Una ragazza che si faceva chiamare Suzanne, proprio come, secondo gli investigatori, era solita farsi chiamare Ylenia in America.
Gli inquirenti nel 2014, stanchi di cercare a vuoto, incaricarono lo specialista di immagini di medicina legale della contea, Paul Moody, di ricostruire insieme all’assassino il volto della donna.
Prima con uno schizzo, poi con una ricostruzione in 3D. Impossibile non notare una somiglianza con Ylenia Carrisi.
Il dna di questa donna, i cui resti sono da vent’anni in attesa di sepoltura, verranno confrontati con il codice genetico della famiglia Carrisi.
Di Ylenia nessuno ebbe più notizie dal 6 gennaio 1994, dopo essere uscita da sola dall’hotel LeDale di New Orleans.