La Guardia di Finanza di Fasano, coordinata della Procura della Repubblica di Brindisi, ha dato corso al sequestro preventivo per equivalente nei confronti di una ex dipendente comunale indagata per peculato.
Le investigazioni hanno consentito di rilevare che l’indagata, nel periodo dal 2005 al 2014, precostituendo la documentazione utile per simulare il pagamento di numerose fatture relative a prestazioni di servizi/cessioni di beni, in realtà già onorate dal Comune di Fasano, abbia sottratto, in ragione della propria qualifica di economo comunale ed in ripetute occasioni, somme dalle Casse dell’Ente Pubblico per un totale di oltre 375.000 euro.
I finanzieri hanno dato esecuzione al provvedimento emesso dall’Autorità Giudiziaria procedendo a sottoporre a sequestro preventivo “per equivalente”, per la successiva confisca, un’abitazione sita in Fasano, un’autovettura ed un conto corrente bancario, per un valore pari al profitto del peculato.
Inoltre, i militari del Nucleo Polizia Tributaria, al termine di altra attività di indagine a tutela del bilancio locale, delegata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti di Bari, hanno accertato un danno erariale cagionato dall’amministratore unico di una farmacia totalmente partecipata dal Comune di Brindisi, per oltre 215 mila euro.
Il dipendente pubblico si è indebitamente appropriato della predetta somma derivante da mancati pagamenti a favore di case farmaceutiche per l’acquisto di medicinali ed omessi versamenti ai fini previdenziali ed assistenziali.
La responsabile, già denunciata all’Autorità Giudiziaria per i reati di peculato aggravato continuato e falso, è stata segnalata alla suddetta Corte dei Conti.