Sacra corona, nessuno compra le olive raccolte nei terreni dei fratelli Bruno

Nessuno ha voluto le olive provenienti dai campi della famiglia Bruno, i cui fratelli Ciro, Antonio e Andrea sono stati più volte condannati per mafia.
Il Comune ha tentato di vendere al miglior offerente le olive raccolte nei terreni confiscati alla criminalità, ma l’asta è andata deserta. Non si è proprio presentato nessuno. È accaduto nei giorni scorsi a Torre Santa Susanna.
Siccome l’ente si è ritrovato nel patrimonio quei fondi sottratti dalla giustizia alla disponibilità dei precedenti proprietari, l’attuale amministrazione comunale ha tentato, con delibera di giunta numero 156 del 6 novembre scorso, da una parte di salvare il raccolto, dall’altra di fare un minimo di cassa e, quindi, di rendere produttivi quegli ulivi.
Le offerte sarebbero dovute giungere presso l’ufficio Attività produttive entro le ore 12 del 23 novembre scorso, ma non ne è arrivata neanche mezza. Così, il funzionario incaricato di seguire il procedimento non ha potuto che decretare che la gara è andata deserta o, meglio, è stata disertata.
Nessuno ha avuto il coraggio di acquistare quelle olive, nonostante fossero in vendita a prezzo conveniente.