Sparatoria in famiglia durante il pranzo di Natale, detenuto in permesso premio ucciso dal cognato

E’ stato ferito da un colpo di pistola a una gamba ma la pallottola lo ha raggiunto a un’arteria femorale provocandogli una emorragia gravissima ed è moro: Giancarlo Zaccaria, 30 anni, detenuto in permesso premio, è spirato poche ore dopo il ricovero presso l’ospedale Perrino di Brindisi. L’omicidio sarebbe avvenuto nel corso di una lite avvenuta durante il pranzo di Natale, in famiglia, da un cognato. L’assassino è già stato arrestato dai carabinieri dopo essersi costituito. Si tratta di Patrizio Laveneziana, 45 anni, incensurato. E’ il marito di una sorella della vittima. La pistola, una semiautomatica, era regolarmente detenuta.
L’episodio è avvenuto a Ceglie Messapica. Il giovane, in carcere per spaccio di droga, aveva ottenuto il permesso di trascorrere a casa le festività natalizie.
Probabilmente l’omicida non aveva intenzione di ucciderlo, visto che avrebbe sparato alle gambe, ma la pallottola ha ugualmente provocato conseguenze gravissime e poi la morte. Zaccaria è stato trasportato in ambulanza in ospedale. Si procede per omicidio. 

Ancora poco chiare le cause della lite che hanno portato poi all’omicidio, avvenuto subito dopo il pranzo di Natale.

Zaccaria era stato arrestato più volte per spaccio di droga, l’ultima nell’agosto 2010 quando era stato trovato in possesso di 150 grammi di marijuana e dieci di cocaina.