“Abbiamo bisogno di un ‘Gino di boa’. Vitali, dimettiti”

“Un Gino di boa” è quello che occorre al Pdl brindisino per riprendersi dalla crisi in cui è sprofondato da qualche anno a questa parte. A suggerirlo, con un gioco di parole che svela agli addetti più addentri, è Paolo Taurino, tra i militanti più attivi sul fronte del rinnovamento del partito in terra di Brindisi. Per lui, e per tanti altri, risultati alla mano, il fallimento del Pdl è indissolubilmente legato a lui, a Gino, a Luigi Vitali. E senza un giro di boa, anzi un Gino di boa, tornare a vincere sarà pura utopia.
“Da militante del Pdl – scrive Taurino – sposo in toto il progetto dell’Onorevole Raffaele Fitto, lo abbraccio a 360 gradi. Concordo con Fitto, quando afferma che Alfano ha forzato la mano e che il Ministro debba lasciare la segreteria del partito. Concordo, dunque, sulla necessità di azzerare le cariche e di aprire la strada al congresso. Un congresso che, sono certo, porterà Raffaele Fitto alla guida della segreteria nazionale della nuova Forza Italia.

La strada del cambiamento è quella da seguire, a tutti i livelli, attraverso la massima partecipazione. Anche a Brindisi servono facce nuove, tenuto conto che siamo arrivati al ‘Gino di boa’. Sì, proprio lui, Gino Vitali, il nostro coordinatore provinciale, che, come al solito, dorme e non prende iniziativa, al contrario di quanto accade nel Pdl leccese, dove Antonio Gabellone ha chiamato a raccolta i membri del coordinamento (e ha aperto a tutti i livelli, simpatizzanti inclusi) per avviare un confronto, alla luce del dibattito nazionale. Un incontro in cui è stata espressa la totale condivisione all’iniziativa di Fitto, volta al rinnovamento del partito. Per tali ragioni, di fronte al preoccupante immobilismo brindisino, finché non ci sarà il cambio al vertice locale, un ‘capo ultras’ come me e un consigliere comunale dello spessore dell’avvocato Lelio Lolli, candidato sindaco a San Donaci, valutano di partecipare alle riunioni leccesi per comprendere le reali prospettive del partito”.