Accoltellamento per una mancata precedenza: arrestato un 43enne

I carabinieri della Compagnia di Brindisi e della Stazione di Cellino San Marco hanno tratto in arresto Manolo De Filippis, nato a San Pietro Vernotico classe 1973, autista, ritenuto responsabile di tentato omicidio.
La storia ha il via il giorno 18, quando nei pressi della c.d. rotonda della morte, per una mancata precedenza, l’arrestato litiga con un 32enne di San Donaci, i due si insultano si inseguono e arrivano alle mani nel parcheggio di un bar che si trova nelle vicinanze della rotonda.
Il litigio finisce con il 32enne che per ripicca infrange il fanale anteriore dell’auto dell’avversario.
I due vengono separati e allontanati da alcuni avventori del bar. La storia sembra finita ma il De Filippis, tornato a casa, rimugina su quanto accaduto e cerca informazioni sulla persona con cui ha litigato, fino a quando apprende che è un abituale frequentatore di una palestra di Cellino San Marco.
Il pomeriggio di ieri per più di un’ora attende il rivale fuori dalla palestra armato di bastone fono quando non lo vede uscire, a quel punto gli rompe i fanali posteriori dell’auto, ma non ancora pago lo aggredisce colpendolo ripetutamente mentre in auto cerca di allontanarsi. La vittima riesce a sfilare il dalle mani dell’aggressore, che sfila dalla tasca un coltello e colpisce ripetutamente alle mani, alla fronte e al torace.
Il ferito viene soccorso e trasportato all’ospedale, dove fornisce ai carabinieri utili indicazioni per identificare l’aggressore.
Quest’ultimo, fuggito dal parcheggio della palestra, ha dapprima cercato di disfarsi del coltello e poi a casa lavato gli indumenti intrisi di sangue.
Le ricerche messe in atto dall’Arma hanno consentito il suo rintraccio in breve tempo, grazie anche al fatto che, messo davanti all’evidenze dei fatti, ha fornito ampia collaborazione consentendo di ritrovare il coltello e il pantalone ancora macchiato di sangue che aveva nascosto in garage.
La vittima è ricoverata presso l’ospedale di Brindisi e non è in pericolo di vita, mentre l’arrestato è stato portato agli arresto domiciliari.