Si fa sempre più inquietante il clima intorno agli appalti della Asl di Brindisi: tre proiettili di kalashnikov sono stati lasciati sull’autovettura di Maria Grazia Coluccia, dirigente dell’area Patrimonio dell’Azienda sanitaria locale. L’episodio è avvenuto lo scorso 8 dicembre a Calimera, nei pressi dell’abitazione della dirigente, ma se ne ha notizia solo ora che quell’episodio viene messo in relazione direttamente con quello avvenuto esattamente un mese dopo, l’8 gennaio, quando venne incendiata (nel parcheggio della direzione Asl di Brindisi) l’auto del dirigente dell’Ufficio procedimenti disciplinari della Asl.
L’intimidazione ai danni del dirigente che indaga sugli appalti Asl risulta ancora più inquietante visto che è stata effettuata a Calimera, in provincia di Lecce, nei pressi dell’abitazione della donna. L’episodio è oggetti di indagini della procura di Lecce ed è stato oggetto di una riunione del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica.
Ma ormai quel fascicolo sembra destinato a essere unito a quello aperto dalla procura di Brindisi, e le cui indagini sono state affidate alla Squadra mobile, e aperto dopo l’attentato ai danni della Chrysler del legale della Asl.
La dirigente oggetto dell’intimidazione, appena insediata all’area patrimonio dopo aver gestito quella del Personale, ha stilato un elenco di misure per rendere più trasparenti le procedure e gli affidamenti degli appalti nell’ambito della Asl, oggetto negli ultimi anni di clamorose inchieste giudiziarie. Evidentemente decisioni non gradite.