Riti, affiliazioni e sfoglie per le nuove leve della Scu: 27 arresti della Squadra mobile

Riti, affiliazioni e ancora una volta i «pizzini» per impartire gli ordini dal carcere: vecchi metodi per nuove leve, secondo gli investigatori, che ritengono di aver sgominato una cellula della organizzazione di tipo mafioso Sacra corona unita che da «emergente», a Brindisi, aveva deciso di colmare il vuoto creato dalle numerose collaborazioni e dai tanti colpi inferti dallo Stato alla criminalità organizzata. Proprio mentre la commissione parlamentare Antimafia, guidata da Rosy Bindi, si trova nel Salento per scandagliare tutte le sfaccettature degli atteggiamenti «mafiosi» e della lotta al crimine in una zona in cui il contrasto ha già dato i suoi buoni frutti, la Squadra mobile di Brindisi ha dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare a carico di 27 persone.

Sono in tutto 34 gli indagati nell’inchiesta dei pm Alberto Santacatterina e Valeria Farina Valaori della Direzione distrettuale antimafia diretta dal procuratore Cataldo Motta. Si tratta di personaggi, per quanto già inquadrati in ambito criminale, giunti al loro debutto in un ambito «organizzato». A tutti è contestata l’associazione per delinquere di stampo mafioso: vi sono poi tra le accuse condotte di estorsione, spaccio di droga, possesso di armi, incendio doloso e spari in luogo pubblico. Tre le donne coinvolte, fra cui due con posizione apicale, entrambe compagne dei presunti ‘leader’: una di queste avrebbe avuto ruolo di cassiera dell’organizzazione. Il gruppo, secondo quanto emerso, farebbe capo al clan capeggiato da Daniele Vicientino, Massimo Pasimeni e Antonio Vitale e si sarebbe posto in contrapposizione con la frangia storica dei tuturanesi, riferibile alla famiglia Buccarella.

Ai vertici dell’organizzazione ci sarebbero stati Tobia Parisi e Luca Ciampi, il primo di Latiano, il secondo di Brindisi. Tra gli affari principali del gruppo, la gestione dei parcheggi nei pressi di tre discoteche frequentate dalla movida, il ‘punto’ sulle giostre per le feste patronali. È stato altresì registrato un ritorno alla affiliazioni e alle elevazioni di grado all’interno della Sacra corona unita e quindi una strutturazione gerarchica; il contributo offerto ai detenuti per il loro sostentamento. È stato anche disposto il sequestro anticipato finalizzato alla confisca di una villetta utilizzata per la latitanza di un boss, di una concessionaria di auto a Carovigno (Brindisi) e di 39 autovetture.