Strangolò il marito nel sonno: arrestata per scontare la condanna a 13 anni di carcere

La polizia di Ostuni ha tratto in arresto una donna residente in Ostuni ma nativa di Bari, su ordine di esecuzione pena emesso dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Bari con condanna 13 anni e mezzo di reclusione perché giudicata colpevole dell’omicidio del marito. Si tratta di Rosalba Bongallino, 51 anni, che è stata rinchiusa nella Casa Circondariale di Lecce. La donna si rese protagonista nel 1998 dell’omicidio del marito, Beniamino De Meo, all’epoca dei fatti, 36enne che, stando a quanto riferito dall’arrestata il giorno dell’arresto, l’avrebbe oppressa per più di 18 anni costringendola a subire diverse forme di violenza all’interno delle mura domestiche. Proprio al culmine della sopportazione delle vessazioni da lei e dalle figlie, la donna decise di neutralizzare il marito, con la complicità della madre e della figlia più grande. Così fu camuffata nel cibo, una potente dose di sonnifero e, una volta fatto addormentare profondamente il marito, questi fu strangolato nel sonno dall’arrestata che gli strinse un cappio intorno al collo, facendosi aiutare dalla figlia maggiore, sino ad ucciderlo.

Il corpo esanime dell’uomo fu trasportato e bruciato in un casolare ad Acquaviva delle Fonti, adibito a deposito di attrezzi agricoli. A distanza di un anno dall’omicidio la Bongallino ammise le sue colpe e, dopo la celebrazione del processo, fu condannata alla pena di 13 anni e sei mesi di carcere. Nel 2014 l’arrestata ottenne dal Tribunale di Sorveglianza di Lecce l’ammissione alla misura della detenzione domiciliare al fine di potersi occupare della figlia minorenne, nata dalla convivenza col nuovo compagno, nativo del Foggiano, ma residente in Ostuni. Il beneficio prevedeva che al compimento del decimo anno di età della bambina, la Bongallino sarebbe dovuta ritornare in carcere per scontare il residuo di pena sino all’anno 2023. Pertanto nella giornata di ieri, la donna è stata prelevata dagli operatori del Commissariato ostunese.