Lidi di carabinieri, polizia e Marina: cemento e passaggio vietato ai bagnanti. La legge è uguale per tutti?

L’ex spiaggia della Marina Militare, con annessa piscina olimpionica: una grande colata di cemento abbandonata da decenni sulla quale però nessuna autorità giudiziaria interviene. E gli stabilimenti balneari della Polizia di Stato e dei Carabinieri, sempre a Materdomini, sono in regola?
Mentre la polizia municipale di Brindisi si appresta a notificare le ordinanze di demolizione che di fatto cancelleranno cinque storici stabilimenti balneari lungo la litoranea nord, per oggettive irregolarità compiute (quasi sempre molti anni orsono) utilizzando il cemento per realizzare le strutture sulle spiagge, ci si chiede come mai nessun provvedimento analogo sia stato mai preso nei confronti degli stabilimenti balneari delle forze dell’ordine.
L’ex struttura della Marina militare è il caso più clamoroso di un pezzo di costa non solo interdetto ai cittadini, ma cementificato e per di più completamente abbandonato.
Poco più avanti ci sono le spiagge della polizia e dei carabinieri, quest’ultima ancora circondata da inquietanti cartelli che la definiscono “zona militare”. Sia il lido della polizia che quello dei carabinieri hanno vere e proprie piattaforme di cemento create a pochi metri dal mare, anch’esse molti anni addietro, così come negli stabilimenti oggetto delle verifiche comunali. Ma nessuno ha mai pensato di andare a effettuare un controllo, probabilmente perché dal punto di vista formale essi non vengono considerati spiagge, ma una sorta di distaccamento del comando dell’Arma e della questura.
Entrambe le spiagge per altro, contrariamente a quanto previsto dalle norme, non consentono il passaggio a chi intende utilizzare la battigia. La norma dice: “L’accesso alla battigia è libero e anche gli stabilimenti privati devono consentire il transito alla battigia. L’impedimento o la richiesta di un pagamento rappresenta una violazione della legge e va denunciata alle Autorità; la battigia, cioè la striscia di sabbia di 5 metri dove arriva l’onda, è a disposizione di tutti: è, infatti, un’area esclusa dalla concessione demaniale. Sulla battigia possono transitare tutti”.
Allora se è giusto che la costa di Brindisi debba essere rilanciata eliminando cemento e strutture vietate, che si cominci a fare rispettare le norme nelle strutture di chi la legge la deve tutelare.