
Il titolare e il capocantiere di una ditta appaltatrice sono stati condannati, mentre cinque tra dirigenti e dipendenti dell’Enel sono stati assolti, al termine di un processo per lesioni gravi e per la violazione delle norme sulla sicurezza del lavoro che si è celebrato a Brindisi e che ha riguardato un grave incidente avvenuto nel 2009 all’interno della centrale Federico II di Brindisi, quando un operaio all’epoca 23enne rimase schiacciato dal muletto che stava guidando e che si ribaltò, perdendo una gamba.
Il lavoratore era dipendente della ditta Cannone che eseguiva lavori di manutenzione all’interno dell’impianto e che è era imputata come persona giuridica ed è stata condannata al pagamento di una sanzione di 9.270 euro (la richiesta era di 30mila). Condannato a un anno e due mesi il titolare, Aldo Cannone, un mese Franco Saponaro, capocantiere.