Undici vetture rubate nelle ultime settimane: la polizia sequestra cantiere di autodemolizione

Per cercare di rallentare il controllo degli agenti hanno chiesto di poter legare alcuni cani di grossa taglia che si trovavano nel piazzale. Ma lo stratagemma non è servito a evitare l’ingresso dei poliziotti della Squadra amministrativa della questura che hanno appurato l’esistenza di una vera e propria centrale di riciclaggio di auto rubate all’interno di un cantiere di autodemolizione.
L’azienda “Car”, alla periferia di Brindisi, sulla statale 7 per Mesagne, è stata sottoposta a sequestro, mentre il titolare V.C., di 42 anni, e due operai, sono stati denunciati a piede libero per riciclaggio e ricettazione di vetture e di parti di esse.
Il controllo a sorpresa è avvenuto nella giornata di giovedì quando i poliziotti coordinati dal vicequestore Francesco Barnaba si sono presentati ai cancelli dell’autodemolitore. Gli operai hanno raccomandato ai poliziotti di dare loro il tempo di legare i grossi cani, ma questo è parsa immediatamente una scusa per prender tempo e nascondere evidentemente qualcosa.
Gli agenti sono così entrati ugualmente bloccando tutti. Su un terrazzino hanno trovato undici coppie di targhe (posteriori e anteriori) appartenenti ad altrettanti veicoli che sono risultati rubati nelle province di Brindisi e Lecce tra la fine del mese di febbraio e l’inizio di marzo.
Sul posto sono così giunte in rinforzo pattuglie della squadra mobile e della polizia scientifica. Sono stati effettuati ulteriori controlli. E’ stato così trovato un blocco motore il cui numero di telaio corrispondeva a una delle targhe di auto rubate mentre nelle immediate vicinanze di un compattatore era posata la scocca della stessa vettura. In altri ambienti erano stipati gli sportelli ed altri pezzi di carrozzeria della stessa auto, risultata rubata a Lecce il primo marzo.
Essendoci altri motori e numerosi pezzi di altre vetture, si è così ritenuto di sottoporre tutto a sequestro per effettuare controlli più meticolosi.
Per il proprietario del cantiere e i suoi dipendenti è scattata la denuncia a piede libero. Il sospetto è che decine di auto, negli ultimi mesi, abbiano fatto la stessa fine.