SAN VITO DEI NORMANNI- “Ho acquistato casa da cinque anni ma sto pensando di venderla e trasferirmi”. E’ la dichiarazione, esasperata, di Valeria Camassa giovane madre di famiglia che abita a rione Giovanni xxɪɪɪ a San Vito dei Normanni. L’odore nauseante di spazzatura in quella zona è fortissimo. Da dove proviene? Dall’isola ecologica che si trova a due passi dalle abitazioni.
“L’odore sgradevole dei rifiuti fa passare la voglia di mettersi a tavola, non ne possiamo più, siamo stanchi di dover lottare e non ricevere risposte concrete o soluzioni che giovino a nostro favore. Ci sentiamo abbandonati”, continua la donna. Il paese ha iniziato il 2013 all’insegna del cambiamento con gli obiettivi di incrementare i valori percentuali di raccolta e recupero dei rifiuti, portare avanti la tutela dell’ambiente e migliorare la qualità della vita. Tutto questo viene meno se non vengono rispettate le regole basilari per la raccolta e lo smaltimento che probabilmente, a parere dei cittadini, non viene effettuato giornalmente e quindi l’accumulo provoca il cattivo odore che rende insostenibile la convivenza nelle proprie case. Gli abitanti della zona si stanno muovendo affinchè il problema venga risolto nel minor tempo possibile. Per ora si sta provvedendo alla raccolta delle firme il cui intento è far richiesta di spostare l’Isola Ecologica in una zona lontana dalle abitazioni. Questa una delle possibili soluzioni, a parer loro. La questione dei rifiuti, oltre che per il rione San Giovanni xxɪɪɪ che lamenta in particolare gli odori sgradevoli, sta diventando un problema per tutta la popolazione per motivi risalenti a cittadini incivili che lungo le strade di San Vito , soprattutto nelle zone periferiche, provvedono all’abbandono selvaggio dei rifiuti. La polizia municipale guidata dalla comandante Palma Passante negli ultimi mesi ha intensificato sensibilmente, per quanto possibile , i controlli, mettendo in campo una vera e propria task force che va dai tradizionali giri perlustrativi in volante alla vigilanza in borghese, agli appostamenti in luoghi considerati più sensibili all’apertura a campione di alcuni sacchetti abbandonati, per tentare di individuare chi compie questi atti vandalici e sanzionarli.
Ilaria Epifani