La Asl di Brindisi ha annunciato in una nota di aver sospeso con effetto immediato la convenzione in corso con l’associazione onlus Avf di Fasano coinvolta in un’inchiesta che ha portato ieri all’arresto del presidente e di tre collaboratori, con accuse a vario titolo di peculato, frode in pubblica fornitura, truffa aggravata ai danni della Asl e tentata somministrazione di farmaci guasti o imperfetti. Il rapporto di convenzione tra la Asl e la Avf riguardava la gestione delle postazioni 118 dell’ospedale Perrino e del Porto di Brindisi. Quanto al merito delle indagini la Asl specifica che «tutti i mezzi di soccorso del 118 Brindisi sono sottoposti a costante controllo sulla gestione delle attrezzature e dei farmaci in dotazione, con particolare riferimento alla data di scadenza degli stessi.
La guardia di finanza non ha mai riscontrato la presenza di farmaci scaduti nelle postazioni né sui mezzi del 118 Brindisi». «Il Servizio di emergenza-urgenza 118 della Asl di Brindisi – specifica inoltre – ha ottenuto da diversi anni, da un ente nazionale, la certificazione di qualità Iso 9000, che prevede una continua verifica degli standard organizzativi e assistenziali. In particolare, la funzione di vigilanza e controllo viene costantemente attuata su tutte le postazioni 118 della provincia dal personale Asl appositamente designato come da protocolli operativi vigenti». «Ciò che avviene al di fuori del contesto delle postazioni e dei mezzi in servizio attivo 118 – conclude la nota – non rientra nelle competenze del settore di emergenza e urgenza della Asl di Brindisi».